Il logopedista è un operatore sanitario specializzato nell'educazione e nella rieducazione dei disturbi della voce, della parola e del linguaggio.
Il logopedista ha un ruolo importante in moltissimi settori; nel campo dell'età evolutiva collabora alla diagnosi di disturbi specifici di linguaggio, di disturbi d'apprendimento, di disfluenze(balbuzie)e si pone come riferimento nella loro rieducazione. nel campo della voce rieduca i disturbi vocali da disfunzione e post intervento nel campo della neuropsicologia cognitiva formula diagnosi funzionali in soggetti cerebrolesi e programma iter riabilitativi personalizzati, coerenti e razionali.
Anch’io, come molti, ho sempre pensato che la figura del logopedista fosse solo legata a disturbi di linguaggio, balbuzie o altri problemi di pronucia di alcune lettere quali ad esempio la erre, la esse e via dicendo…
Con questa convinzione non ho mai pensato che, una bambina disabile, con problemi DEGLUTIZIONE E MASTICAZIONE, dovesse rivolgersi a questo tipo di figura professionale. Per questa convinzione sbagliata, ho serenamente lasciato passare il tempo (non troppo per fortuna) prima di chiedermi come mai nessuno si poneva il problema di risolvere questi “difetti” in mia figlia.
Insomma c’è una bambina che deve cambiare un bavaglino ogni 5 minuti perchè non deglutisce la saliva, una bambina che non può mangiare cibi solidi se non sminuzzati in quanto non mastica, possibile che questo non venga ritenuto un problema di rilevante importanza???? E così nella mia piccola testa mi sono detta che forse, ancora una volta, dovevamo essere noi a chiedere se si poteva fare qualcosa in proposito.
Prima risposta: fino a tre anni è inutile, nemmeno si fanno le valutazioni fino a quell’età. E poi non si può pretendere che questi bambini parlino prima dei tre anni.
Parlare???
ma chisseneimportaunficoseccodelparlareatreanni!!!!! Io mi sto chiedendo se sia possibile che nessuno si occupi di far si che sta creatura riesca a chiuedere la bocca per deglutire la saliva e a masticare per poter mangiare decentemente.
Certo, il problema di doversi sempre portare dietro pappine, di avere sempre un bicchiere con beccuccio piuttosto che il biberon, di chiedersi se in quel ristorante avranno del cibo morbido da poterle dare è solo nostro, non certo loro… ma non pretendo tanto solo che qualcuno mi indirizzi.
Il nulla, “ha provato la?” - “si, mi dicono che i bambini disabili non li trattano” - “ah davvero?!!” …
Seconda risposta: “ma signora non abbia fretta, la bambina non è ancora pronta, dopo i 4 anni la prenderemo in carico per sviluppare tutta l’area comunicativa, sa ci sono alternative per questi bambini che permettono loro di comunicare pur non parlando”, io HO MOLTA FRETTA, e vada per i metodi di comunicazione alternativa, ma questo vuol dire che mi escludi a priori che lei possa parlare… e perchè????? e comunque rimane il fatto che non mi risolvete il problema che vi ho posto…
“ah ma noi non ci occupiamo di questa parte(comunicazione) , il suo problema va risolta il reparto di …” (mi puzza un pò di scaricabarile).
Chiaramente tra la domanda e l’attesa di queste risposte ufficiali, c’è stato un viaggio in quel di Milano (consigliato da altri genitori) da una capa tanta del settore, che ovviamente ti risolve il problema ma, non ha posto, fa le terapie solo a milano e forse ti vede una volta a settimana e il resto lo devi fare tu casa. In più s’è svolta una ricerca immane su internet con tanti studi e centri che appena sentono la parolina magica ti rimandano al mittente. E poi tanto santo passaparola con gli altri genitori che qualche nome lo fa saltar fuori.
Così dopo quasi un anno di richieste e circa 5 mesi si paranoia a tutti, mi viene suggerita da una amica/mamma questa dottoressa, non troppo lontano da noi, che segue anche tutta la parte di riabilitazione della bocca. Mi metto in contatto e, ALLELUJA, ci incontriamo io e lei per un colloquio conoscitivo e poi mi valuta la bambina. Che parto!
Il colmo? E’ che questa dottoressa conosce le persone che mi hanno dato le risposte sopra scritte…
L’incakkiatura? E’ che è una persona disponibilissima alla collaborazione con le suddette figure, anche nel caso che tra un anno o due prendano loro in carico la bambina.
Che dalle prime indicazioni datemi una povera ignorante come me arriva a pensare che se da subito ci avessero detto certe cose, come ad esempio di non dare il ciuccio, di togliere presto il biberon, magari, oggi le condizioni di Pita sarebbero un pochino migliori.. magari oggi farei meno fatica a toglierle il ciuccio o il bibe che lei adora, perchè alla fine sono proprio indicazioni basilari che tuttavia, aiutano tanto noi genitori.
Eh, sono ancora qui a sperare di incontrare dei medici lungimiranti che guardino al di fuori della loro specializzazione applicata nel loro studio. ;)
vedo tanta amarezza nelle tue parole, e come non potrebbe esserlo? Pazzesco, ci sono fior fiori di esperti eppure devi cavar loro le informazioni con le pinze, mentre dovrebbero essere loro a venirti incontro.
RispondiEliminaForse la differenza tra chi è disponibile e chi fa il saccente è l'amore che si ha per il proprio lavoro... non credi?
Un'abbraccio a te e a pita
grazie, si sono un pò amareggiata e incavolata quando succedono queste cose e credo che tu abbia ragione...
RispondiEliminavabbè.. per fortuna c'è questo blog dove posso sfogarmi e dove ci sono i vostri commenti che mi aiutano a farmela passare :)
accolgo il tuo sfogo e vi abbraccio forte!!
RispondiEliminaOggi è il compleanno delle pine: vi faccio tanti auguri per tutto quanto
ciao nina leggo adesso il tuo sfogo...e mi sono detta...ma se c'è la logopedista che rieduca i nonnetti dopo aver tolto il sondino a deglutire...non può farlo per i bimbi????La mia esperienza è questa mia nonna a gennaio è stata operata in bocca e ha tenuto 15 gg il sondino quando gliel'hanno tolto hanno fatto aspettare l'arrivo della logopedista per farla mangiare...questo in otorinolaringoiatria...prova a chiedere a loro...agli ORL
RispondiEliminaBacione lau