venerdì 12 febbraio 2010

Estremo bisogno di ricaricarsi

Sento la primavera? o meglio sento l’esigenza della primavera? Sarà il tempo? NON LO SO!

So solo che questa settimana il mio primo persiero quando apro gli occhi la mattina è :NON HO VOGLIA!

si perchè io apro gli occhi ma in realta non mi sveglio, non riesco a scrollarmi di dosso questo torpore, questa svogliatezza… vorrei solo non dover far nulla, che nun vuol dire diventare parte del divano, ma fare solo quello che io decido di fare!

Il mio amato PC poi… lo guardo, lo giro, lo accendo e.. mentre lui si avvia il mio cervello si spegne! così è una settimana che cazzeggio, vorrei scrivere qualcosa ma che cosa? la mia scatola delle idee è in stand-by, leggo qualche articolo ma le parole non trovano spazi su cui imprimersi.. nulla!

Stand-by! non so se premere enter ed accendermi, o se magari devo fare un bel ctrl-alt-canc e riavviare.. magari mi serve solo una presa dove poter succhiare un pò di energia.

E così penso ai vari stati d’animo che ci appartengono, a fatica ho imparato ad ascoltarmi, e a lasciare spazio a quei momenti anche negativi o passivi. E’ difficile, sono talmente tante le cose da fare, che quando si arriva ad avere un attimo per capire le proprie esigenze la giornata è finita e così il giorno dopo e quello dopo ancora.

Però questa settimana mi sono data un pò di spazio, semplicemente accantonando lo stress di DOVER FAR TUTTO E SUBITO, accogliendo la filosofia del “TANTO NON SCAPPA NULLA” in fondo se tocca a te farlo stai pur sicura che non lo farà nessuno al tuo posto.

***

Questo post l’ho scritto su un quaderno prima di riportarlo qui, si perchè a volte mi manca l’impugnare la penna, sentire l’odore dell’inchiostro sprigionato dalle parole appena scritte..  e poi mi sono resa conto che più vado avanti a digitare tutto su una tastiera e più la mia calligrafia fa schifo!!!!

Mi ricordo che quando ero una ragazzina (purtroppo per me non lo sono +) adoravo scrivere lettere, ho sempre avuto molta corrispondenza, anche con le amiche vicine.. era poprio una passione, e mi manca, nonostante io adori la tecnologia.. mi manca la posta, quella vera, quella di cellulosa!

La sorpresa di trovare una lettera (che non sia la bolletta dell’eni!!) nella cassetta della posta, la curiosità di aprirla, di leggerla e la voglia di rispondere… penso sia uno dei piaceri della vita.

A Natale ho ricevuto due cartoline  di auguri cartacee.. stupende :) e mi ha fatto pensare, pensare che è un peccato che questa usanza si sia persa. Oramai con gli auguri arricchiamo solo le compagnie telefoniche..

ma anche questo è il progresso.

2 commenti:

  1. come ti capisco! sai che dopo 7 anni che digito e basta, io che amavo le penne stilografiche e scrivere a mano (nonostante sto comunque su una tastiera di pc da quando ero ragazzina)poi il pc è diventato un ausilio, sempre macchina, ma ausilio.. niente penne, niente scritte ovunque, pure sulle mani mi scrivevo, mi è semore piaciuto segnare parole su qualcosa, cosa questa che mi è servita per non dimetnicare l'italiano del tutto, perchè succede con la sintesi vocale. le parole le cpaisci perché le vedi, quando invece le senti ma ti manca il volto di una persona che parla è difficile, pensa a quante cose importanti è collegata la vista. quindi si dimenticano parole dal proprio vocabolario, si sbagliano pure e arrivano i dubbi: ma scienza o scenza? io ho il problema delle i da prima adesso non sai, prima correggevo adesso? infatti ho imparato finalmente anche se il dubbio c'è sempre quando scrivo :)
    prendiamo li lato buona della cosa: è una scrittura ecologica perché salva gli alberi..
    una cosetta carina dopo il tuo post e il mio commento (più caotico del tuo.. si vede che le parole in questi giorni ce le abbiamo in un'altra lingua :) ciao laura

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  2. laura i tuoi commenti mi fanno sempre pensare, e riflettere su quanto si diano per scontate tantissime piccole azioni del nostro quotidiano.. :)

    p.s. io con le i ancora mi sbaglio!!!

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