venerdì 19 marzo 2010

«Come posso non essere considerato diverso?»

Riccardo ha 34 anni, vive a Novara, lavora all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Ospedale Maggiore di Novara.
A Riccardo è stato impedito di prendere un treno, un treno per Milano.. vi chiederete perchè? assurdo no? per quale motivo impedire ad una persona di prendere il treno??
Beh la risposta per quanto crudele è che Riccardo non è stato considerato come una persona.
Riccardo è disabile. Dalla nascita su una carrozzina. Per questo non ha potuto prendere quel treno per Milano.
Ma Riccardo è stanco, è stanco di essere considerato un cittadino non di serie B ma di serie C!! e così denuncia questo episodio in modo pubblico :

Trenitalia, per molti ma non per tutti. Mai per i disabili

Prendi l’alta velocità e hai l’assistenza assicurata, ma il Frecciarossa costa caro e ferma solo nelle grandi città. Se prendi invece un treno di linea, magari il Torino-Milano, rischi che Trenitalia ti lasci a piedi: te e la tua carrozzina. O al massimo, un addetto ti può accompagnare fino al convoglio e poi te la devi cavare da solo. Un tempo non era così: «C’è stata un’involuzione progressiva», racconta Riccardo Corsano, 34 anni, di Novara, che l’ha patita sulla sua pelle. «La mia sarà una piccola storia ma è l’anello di un sistema, di una discriminazione che aumenta. E ho capito che bisogna dire basta e smetterla distare zitti» [continua].

Caro Riccardo, il minimo che io possa fare è dare spazio alla tua vicenda, sperando che parlandone e denunciando qualcosa possa cambiare, sperando che quando sarà Lupita a voler prendere un treno non venga lasciata alla stazione come un essere senza alcun diritto.
Grazie per la tua denuncia!

4 commenti:

  1. MI DISPIACE DI SENTIRE QUESTE NOTIZIE,
    E' VERGOGNOSO CHE ANCORA NEL 2010 SUCCEDANO CERTE COSE.
    VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA...
    KATIA

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  2. è assurdo siamo nel 2010
    già duemila dieci voglio scriverlo a chiare lettere e trovo assurdo e un insulto che ancora ci siano degli ostacoli così.
    Ma ti faccio un esempio lampante.
    nella via principale della mia città sono stati smussati alcuni marciapiedi per mettere la discesina- era ora- dico io.
    Peccato che per un marciapiede adeguato da una parte vi sia di fronte ( se uso il marciapiede dovrò pure andare da qualche parte no?) un marciapiede con TRE scalini e una salitona stretta.
    Ma dico io....
    qui si vede che certi interventi sono fatti, purtroppo, da chi non ha l'ottica di vedere davvero dove sta l'intervento da eseguire per abbattere le barriere architettoniche.
    sul serio alle soglie di quel 2000 che tanto faceva parlare dieci anni dopo ancora non siamo in grado di adeguare le nostre città, i nostri mezzi alle persone diversamente abili.
    Mi unisco alla protesta

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  3. quando vedo, sento o leggo di queste situazioni mi VERGOGNO di essere italiano

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  4. @beba.. non mi stupisce che si aggiusti da una parte senza girarsi e vedere lo scalino dall'altra.. ne abbiamo esempi ovunque, disabili a parte, si spendon soldi per grandi rifacimenti spesso e solo di facciata (ora poi che siamo in periodo elettorale!!)
    @2 gemelle.. anch'io spesso mi vergogno di essere italiana.. e non solo per queste cose. io mi auguro veramente che oltre noi della categoria si cominci tutti ad essere stufi, si cominci tutti a fare qualcosa x' questo schifo cambi!

    grazie a tutti

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