Per questo post ringrazio la mia Amica Stefania.. grazie Ste…
lo dedico a tutte le “mie” mamme..
Benvenuti in Olanda di Emily Pearl kingsley
“Mi hanno chiesto spesso di descrivere l’esperienza di allevare un figlio con una disabilità, per cercare di aiutare la gente che non ha vissuto questa esperienza unica a capirla, ad immaginare come ci si sente. E’ come… Quando tu stai per avere un bambino, è come pianificare una favolosa vacanza in Italia. Tu compri grandi quantità di guide e fai i tuoi progetti meravigliosi. Il Colosseo. Il David di Michelangelo. Le gondola a Venezia. Puoi imparare qualche frase utile in Italiano. E’ tutto molto eccitante. Dopo mesi di attesa impaziente, il giorno finalmente arriva. Tu prepari i tuoi bagagli e parti. Parecchie ore più tardi l’aereo atterra. Lo steward arriva e dice “Benvenuti in Olanda”. “Olanda?!” tu dici. “Che vuol dire Olanda?? Ma c’è stato un cambiamento nel piano di volo. Loro sono atterrati in Olanda e là tu devi stare. La cosa importante è che loro non ti hanno portato in un posto orribile, ripugnante o indecente, invaso dalle pestilenze, dalla fame e dal disagio. E’ soltanto un posto diverso. Così tu devi uscire e comprare una nuova guida. E tu devi imparare da zero un nuovo linguaggio. E tu incontrerai un nuovo gruppo di persone che non avresti mai conosciuto. E’ solo un posto diverso. Ma tutti quelli che conosci sono occupati ad andare e venire dall’Italia… e tutti loro si stanno vantando di che periodo meraviglioso hanno vissuto lì. E per il resto della tua vita, tu dirai “Sì, era quello il luogo dove io avevo creduto di andare. Quello era ciò che avevo pianificato.” Ed il dolore per questo mai, mai, mai, mai andrà via… perché la perdita di quel sogno è una perdita molto, molto significativa. Ma…se tu trascorri la tua vita rimpiangendo il fatto che non sei andato in Italia, non potrai mai essere libero provare gioia per le cose molto speciali e incantevoli che offre l’Olanda | I am often asked to describe the experience of raising a child with a disability - to try to help people who have not shared that unique experience to understand it, to imagine how it would feel. It's like this... When you're going to have a baby, it's like planning a fabulous vacation trip - to Italy. You buy a bunch of guide books and make your wonderful plans. The coliseum. The Michelangelo David. The gondolas in Venice. You may learn some handy phrases in Italian. It's all very exciting. After months of eager anticipation, the day finally arrives. You pack your bags and off you go. Several hours later, the plane lands. The stewardess comes in and says, "Welcome To Holland". "Holland?!?" you say, "What do you mean "Holland"??? I signed up for Italy! I'm supposed to be in Italy. All my life I've dreamed of going to Italy" But there's been a change in the flight plan. They've landed in Holland and there you must stay. The important thing is that they haven't taken you to a horrible, disgusting, filthy place, full of pestilence, famine and disease. It's just a different place. So you must go and buy new guide books. And you must learn a whole new language. And you will meet a whole new group of people you would never have met. It's just a different place. It's slower-paced than Italy, less flashy than Italy. But after you've been there for a while and you catch your breath, you look around…and you begin to notice that Holland has windmills...Holland has tulips. Holland even has Rembrandts. But everyone you know is busy coming and going from Italy...and they're all bragging about what a wonderful time they had there. And for the rest of your life, you will say "Yes that's where I was supposed to go. That's what I had planned". And the pain of that will never, ever, ever, ever go away...because the loss of that dream is a very significant loss. But...if you spend your life mourning the fact that you didn't get to Italy, you may never be free to enjoy the very special, the very lovely things...about Holland. |
E' verissimo...è proprio cosi'...devi godere di quello che ti dà, stare in Olanda....e mai prendersi dalla nostalgia di quello che avresti voluto in Italia....ma tutto questo lo impari con il passare del tempo...
RispondiEliminaTroppo bella questa metafora.
RispondiEliminaMolto bella questa riflessione.
RispondiEliminaCiao! Bello il tuo blog. Hai voglia di registrarlo in MammacheBlog? Il mio aggregatore di blog di mamme.
RispondiEliminaSe vuoi ti aspetto qui:
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ciao, Jolanda
ti ammiro tanto!! E vi mando un grande abbraccio! Sei una grande MAMMA Continua così Baci Nadia
RispondiEliminagrazie Nadia :)
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