Presso il Centro Nikolajewka di Brescia si sviluppa il Progetto Informatica Facilitata, progetto che nasce dall’incontro tra un gruppo di professori dell'IPSIA Moretto di Brescia e la Cooperativa Sociale Nikolajewka, alla fine del 2003. L'iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Scuola Nikolajewka e dalla Fondazione Conte Gaetano Bonoris, ricerca e sviluppa software e hardware per persone disabili, senza finalità di lucro. (fonte clicca qui)
Questo progetto è destinato a persone, adulte e bambini, con disabilità motorie e mi è stato proposto dalla mia terapista per Lupita.
Così lo scorso venerdì con Pita e la sua insegnante di sostegno siamo andate in questo centro per una prima valutazione.
Devo dire che ne sono uscita entusiasta.
Sicuramente l’attività al pc è di grande attrattiva per Lupita che ha un debole per il computer, quindi credo che sarà facile proporle un lavoro di questo tipo. All’inizio si farà un lavoro per capire con quale tipo di hardware sarà meglio farla lavorare, tastiera facilitata, piuttosto che mouse o touch screen.
Mi è piaciuto molto anche l’approccio della dottoressa B. che l’ha valutata e mi è piaciuto il fatto che si cerchi la collaborazione della scuola in modo da improntare un lavoro comune che non affatichi il bambino ma bensì che lo faccia sentire accompagnato da più persone per una strada comune diretta al suo benessere e alla sua autonomia, ed infine trovo che sia un’attività non utile ma essenziale per chi come Pita ha ed avrà sempre difficoltà nel potersi esprimere chiaramente.
Oramai il PC è uno strumento di largo consumo, utilizzato dalla maggior parte delle persone, chi per lavoro, chi per piacere, possiamo farci davvero di di tutto… ma per alcuni può essere veramente un supporto alla vita quotidiana.
Per esempio per Lupita sarà uno strumento fondamentale nella vita scolastica. Ma per chi ha problematiche davvero gravi diventa il mezzo di comunicazione con gli altri… diventa la loro voce.. la loro mano per scrivere.. disegnare o dipingere … un arto vero e proprio. “Ti voglio bene” pensiamo a che bello poterlo dire a qualcuno che ti è caro seppur tramite una voce elettronica, poter esprimere i propri sentimenti in questo modo. Sono davvero piccolezze per noi che possiamo “tutto” e che per questo diamo per scontato molto.
Vedo in questo progetto una concretezza nell’aiutare le persone con disabilità, e sono felice che già dal prossimo anno scolastico la mia piccolina possa cominciare.
Bello Anna, sono proprio felice che ci sia questa opportunità. In fondo la tecnologia è in continuo sviluppo e usarla per aiutare chi ne ha necessità è davvero un buon passo avanti. Un bacione alle pine e ci vediamo martedì. Tullia
RispondiEliminacara anna, proprio pochi minuti ho postato un commento nel sito iad killer http://www.iadkiller.org, sito nato per combattere la netdipendenza che purtroppo sta diventando una piaga sconosciuta, soprattutto tra i disabili.
RispondiEliminate lo dico perché anch'io come te penso che l'informatica sia importantissima, guarda me che la vivo da quando un pc si chiamava "calcolatore" e che dopo l'incidente senza sarei finita, ma va insegnato dall'inizio subito questo: il pc è una macchina e dobbiamo guidarla noi, mai farsi guidare da una macchina.
insegnato questo, come feci con mio figlio che oggi ha 25 anni ma sta su un pc da quando è nato senza essere mai stato però un netdipendente come tanti suoi coetanei, allora si evita che soprattutto tra noi disabili, alla prima difficoltà di vita ci si chiuda in un mondo virtuale che è quello poi del web e che rende appunto netdipendenti.
scusa se dico queste cose in un momento di gioia, ma è proprio dall'inizio e dal primo approccio con la macchina che si evitano tanti problemi dopo.
ti do un bacione enorme, ciao laura
@Laura, non ti scusare capisco benissimo quello che vuoi dire.. anche perchè comunque la net dipendenza e il chiudersi in un mondo virtuale non è solo un problema di chi è disabile ma generale come dici bene tu.
RispondiEliminaIo ho due figlie e x entrambe sicuramente la rete ha lati oscuri e pericolosi.. e ad entrambe, seppur in modo diverso ma parallelo cercerò di insegnare che uno strumento può essere utile se visto sempre e comunque come una macchina. Questo non toglie che sia comunque contenta x la possibilità che mi è stata presentata per Lupita proprio x' sono convinta che nel modo giusto l'aiuterà ...
Sono contenta del tuo commento Grazie
Anna