lunedì 29 ottobre 2012

vaccinare si o no

Oggi parlando con un’amica abbiamo,  molto serenamente, discusso del fatto che per motivi diversi non sottoponiamo i nostri figli al richiamo delle vaccinazioni e alle vaccinazioni così dette “non obbligatorie”.

Premetto che non ci siamo svegliati un giorno immaginando che fosse giusto non vaccinare, all’associazione ARC di Verona, nel periodo in cui la frequentavamo noi, erano passati di la circa 40 casi di bambini con cerebropatie da vaccino. E se si fa una ricerca in rete l’informazione a riguardo non manca (cito ad esempio i casi Tremante). Ci rimase impresso, ad esempio, che in Giappone nel 1975 il governo fermò la vaccinazione DTP per due mesi portando successivamente l’età vaccinale a 2 anni: le segnalazioni dei casi di SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante /Sudden Infant Death Syndrome) arrivarono quasi ad azzerarsi.

Personalmente non avrei sottoposto le bambine nemmeno alle obbligatorie. Ricordo quando mi arrivò l’ “invito” alla prima vaccinazione e le mie piccole erano arrivate a casa dalla T.I.N. da pochissimo pesando poco più di due kg ciascuna,  rimandammo subito questo primo invito informando l’Asl della condizione di prematurità delle bambine. Proseguendo con il rimandare, non poche difficoltà, tramite il dott. Castagnini prima a la nostra Neuropsichiatra poi arrivando alla somministrazione della prima dose del vaccino quanto le bambine avevano 25 mesi d’età. Non nego comunque la mia grande difficoltà ad affrontare questa cosa, convinta da sempre che stavo facendo correre alle mie bambine un grosso rischio. Ma le obbligatorie le abbiamo fatte e tutt’ora sono convinta che sia andata bene. Con fermezza però non ho intenzione di proseguire con altre vaccinazioni. E per questo a Settembre ho comunica all’ASL che non avrei sottoposto le bambine alle vaccinazioni volontarie, con grande sdegno della nostra pediatra che con sguardo esterrefatto ci ha velatamente accusati di non renderci conto dei rischi che facciamo correre alla nostra prole.

Mi sarebbe piaciuto chiamarla dopo aver appreso, qualche settimana fa, e con fare esterrefatto chiederle se aveva appreso la notizia del ritiro dei vaccini esavalenti:

“Rischio contaminazione”, vaccino esavalente ritirato in 19 Paesi. Non in Italia” titolo de il fatto quotidiano

“Ritirato in venti Paesi vaccino esavalente Esclusa l'Italia. La decisione della GlaxoSmithKline per possibile rischio di contaminazione nelle aree di produzione” titolo de il corriere della sera

ho trovato molto interessante anche l’articolo del dott. Roberto Gava : Pericolo esavalente: vaccino ritirato

Ognuno di noi è ovviamente libero di orientarsi verso e ragioni che ritiene più consone al proprio modo di pensare, basta che ci si informi e non che si facciano le cose solo perché si viene “invitati” a farle. E comunque mi piacerebbe che si potesse affrontare l’argomento con i nostri pediatri come lo affrontiamo tra genitori, con calma e mettendo anche in discussione le nostre convinzioni; nessuno qui ha le risposte in tasca e nessuno ha il diritto di salire in cattedra giudicando con saccenza le scelte altrui senza neppure domandarsi quanto queste siano state coscientemente ponderate.

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