mercoledì 4 novembre 2009

mamme al lavoro

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

Articolo 23

  1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.

PATTO INTERNAZIONALE SUI DIRITTI ECONOMICI SOCIALI E CULTURALI

Articolo 11
2. Per prevenire la discriminazione nei confronti delle donne a causa del loro matrimonio o della loro maternità e garantire il loro diritto effettivo al lavoro, gli Stati parti si impegnano a prendere misure appropriate tendenti a:

a) proibire, sotto pena di sanzione, il licenziamento per causa di gravidanza o di congedo di maternità e la discriminazione nei licenziamenti fondata sullo stato matrimoniale;

b) istituire la concessione di congedi di maternità pagati o che diano diritto a prestazioni sociali corrispondenti, con la garanzia di mantenimento dell'impiego precedente, dei diritti di anzianità e dei vantaggi sociali;

c) incoraggiare l'istituzione di servizi sociali di sostegno necessari affinché i genitori possano conciliare i loro obblighi familiari con le responsabilità professionali e la partecipazione alla vita pubblica, in particolare favorendo l'istituzione e lo sviluppo di una rete di asili-nido;

d) assicurare una protezione speciale alle donne incinte per le quali è stato dimostrato che il lavoro è nocivo.

Ultimamente l’argomento lavoro è moltro ricorrente nelle chiaccherate con le mie colleghe mamme.

Mi viene in mente Silvia, anche lei bi-mamma, prima impiegata, ha tentato il rientro al lavoro part-time ma, dopo circa un anno, ha dovuto desistere perchè uno stipendio part-time non copre la spesa per il nido di due gemelli.

Katia che, dopo dieci anni nello stesso posto, viene messa alle strette perchè, pur avendo avvisato ben un anno prima della sua impossibilità di turni pomeridiani dopo l’orario d’uscita dell’asilo si ritrova accusata di “poca disponibilità”.

Michela che, dopo 15 anni nella stessa ditta, è costretta a licenziarsi perchè all’ultimo momento le hanno detto che non erano disposti a darle il part-time.

Oppure un’altra mamma di un bambino speciale che viene messa in cassa integrazione lei sola su tutto l’ufficio… non voglio essere maliziosa.. di sicuro è stata una scelta casuale…. … … … …

Allora come mai se leggo le due citazioni sopra mi sento sicura, emancipata, protetta e poi la realtà che ho vicino è questa??

Si parla tanto della tutela delle donne sui posti di lavoro, del loro diritto al lavoro, ma forse si dovrebbe sul serio parlare di meno e fare di più.

E’ troppo diffusa, nel mondo del lavoro, l’ostilità verso i nostri pancioni.. Per non parlare di quelli che pensano che prevenire sia meglio che curare e già al momento del colloquio ti chiedono se sei sposata, se hai figli e se no se pensi di averne e quando!!!!!

Insomma l’ideale per alcuni datori di lavoro è avere una dipendente vent’enne così da poter usufruire dell’apprendistato, magari con un figlio maggiorenne e senza nessuna intenzione ad averne altri!!!!!

Il part-time poi… Vade Retro Satana… lavorare mezza giornata!!! ma scherziamo, anzi guarda se ti puoi fermare una, due o tre ore di più tutti i giorni (magari a gratis)! oppure se proprio ci tieni a lavorare solo 4 ore sappi che la tua mole di lavoro sarà comunque la stessa quindi regolati tu.

Mi ricordo quando chiesi di fare solo un’ora di pausa in modo da poter finire l’orario alle 17.30 anzichè alle 18.30 (anche perchè la mia oretta in più ci scappava sempre), la prima risposta che mi diedero fu che a Milano nei grandi studi le impiegate si fermano fino alle 20, infatti loro (i miei capi) si fermavano fino a quell’ora. “peccato” risposi “che noi non siamo a milano, e che io non conosca nessuna impiegata di milano x confermare quello che dite, in più, certo che voi state in studio fino alle 20, arrivate alle 16!!!!”…

Tutto questo in una situazione di “normalità” , ma se ci scappa la 104 diventa una tragedia.

Permessi per la 104!, maternità prolungata e ben 3, e ripeto 3 giorni di lavoro al mese RETRIBUITI!! poveri datori di lavoro… e i colleghi? costretti ad avere a che fare con queste mamme o papà che una volta hanno il controllo npi, una volta hanno la fisioterapia, una volta hanno l’intervento… meno male che molte di loro si trovano costrette a licenziarsi per poter seguire al meglio il loro bimbi.

Non volgio esagerare e fare un quadro troppo negativo, io posso solo parlare per me e per le poche esperienze che sento dalle amiche, per fortuna non è sempre così. Ma chissà perchè mi viene da sperare che questi atteggiamenti diventino prima o poi delle eccezioni.

Io dal mio cantuccio, il 14 finirò il prolungamento della maternità facoltativa con legge 104, così ho richiesto un anno di astensione straordinaria legge 104, dopodichè dato che

- di part-time non se ne parla

- di telelavoro (da me proposto ancora quando ero incinta) NADA (lavorare da casa???? e chi ti controlla???? fa niente se mi recavo in ufficio per lavorare quasi esclusivamente sul telematico, lavoro che potrei svolgere ovunque. Meglio pensare che sono una disgraziata che li ho abbandonati in mille difficoltà)

sarò costretta a licenziarmi per la grande felicità di alcuni che ongi volta che vedono arrivare una busta con me come mittente si augurano che sia la mia lettera di dimissioni…

Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.


5 commenti:

  1. Non sai quanto condivido tutto ciò che hai scritto!!!!! è uno schifo che più schifo non si può....
    oggi in pausa pranzo ho l'ennesimo colloquio....speriamo bene....
    un bacio grosso Nina

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  2. MA COME FAREI SENZA IL TUO BLOG?
    LUNEDI TANTO PER CAMBIARE HO UN APPUNTAMENTO CON IL MIO CAPO E IN BASE A QUELLO CHE MI DIRA' DECIDERO DOPO 10 ANNI COSA FARE.
    GRAZIE MILLE PER QUELLO CHE HAI SCRITTO.

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  3. Prego fanciulle.. grazie a voi che siete sempre le mie colleghe mamme e che con voi si può sempre condividere tutto!!
    In bocca al lupo ad entrambe e fatemi sapere!!!!

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  4. Rabbia rabbia rabbia! Sono appena stata sul blog di Trasparelena, anche da lei casini su casini al lavoro, ebbasta non se ne può più! Ettecredo che poi una si licenzia! che stress... che ingiustizia.

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  5. hai ragione TD... un ingiustizia troppo diffusa!

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